giovedì 24 giugno 2010

Gli islamici devono rispettare la legge


La Lega Nord continua ad interessarsi della situazione relativa al centro cultuale e culturale islamico sito, ad oggi abusivamente, in Corso Giovanni Paolo II n. 34: pur comprendendo il bisogno, da parte dei fedeli islamici, di trovare uno spazio adatto al compimento delle loro preghiere comunitarie, riteniamo doveroso rimarcare il perdurare di una situazione di sostanziale illegalità nell’utilizzo e nella destinazione d’uso dello stabile suddetto.
Nessuna norma consente agli iscritti dell’Associazione Assalam di riunirsi, in modo più o meno aperto al pubblico, per il momento di preghiera rituale islamica: questa situazione di irregolarità non può protrarsi nel tempo e urge quindi una soluzione ragionevole che contemperi le esigenze di legalità e di libertà.
La Lega Nord ribadisce la necessità di riportare al più presto la situazione sui binari della legalità e auspica – come comunicato al Sindaco di Vercelli in un incontro di qualche giorno fa – che si possa giungere alla stipulazione di un «patto di lealtà tra vercellesi e comunità islamica». Tale convenzione consentirebbe ai musulmani della nostra città di poter pregare in un loro spazio, purché rispettino il decalogo siglato con il Comune di Vercelli.
Questo strumento di convenzione tra ente comunale e comunità islamica è già stato pensato e attuato a Novara dal sindaco leghista Massimo Giordano e ha prodotto risultati, ad oggi, soddisfacenti: agli islamici si chiede di sottoscrivere un “patto” in cui loro si impegnano a rispettare e promuovere la parità tra uomini e donne, a ripudiare il fondamentalismo e il terrorismo, a dissociarsi dall’Ucoii e a consentire il libero accesso alle forze dell’ordine che intendano effettuare controlli negli edifici di proprietà della comunità islamica.
La sottoscrizione di tale accordo è un passaggio essenziale, sostanziale e non solo formale, perché qualora i membri della comunità islamica dovessero venire meno a quanto stabilito dal “patto”, l’intesa raggiunta verrebbe meno, automaticamente, e perderebbe così gli effetti prodotti.
In cambio di tali impegni assunti da parte islamica, il Comune potrebbe offrirsi di valutare, assieme alla comunità islamica e nel pieno rispetto delle leggi vigenti, le diverse soluzioni prospettabili, in termini di zone cittadine, per la destinazione di un edificio a centro di culto islamico. Tale centro islamico non assumerebbe comunque la conformazione di una moschea: la quale è assieme centro di culto, di cultura e tribunale islamico. Quello che la Lega è disposta a concedere agli ospiti islamici, in caso di stipula del “patto di lealtà”, è solo uno spazio per la preghiera comunitaria: spazio peraltro controllato e vincolato al mantenimento dei suddetti impegni pattizi.
La Lega intende fissare un modello di integrazione non equivoco: è necessario che gli ospiti islamici superino talune ambiguità, rispettando le nostre tradizioni cristiane, le nostre leggi e la nostra cultura locale. Solo in questo modo si potrà giungere ad una convivenza che, per quanto difficoltosa e ardua, sia improntata ai criteri della lealtà e della legalità.

Emanuele Pozzolo
Capogruppo Lega Nord al Comune di Vercelli

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