martedì 26 maggio 2009

No alla costruzione della moschea a Vercelli

Sono preoccupato per l'assordante silenzio che in questi giorni di campagna elettorale si sta registrando a proposito della "questione moschea".
Silenzio che riguarda la stampa tutta e i politici di ogni latitudine e colore. Nessuno osa parlare di questo tema.
Perchè? Paura e convenienza.
Molti vercellesi nemmeno lo sanno: ma la comunità islamica vercellese ha da tempo inoltrato richiesta alle competenti autorità locali per ottenere il via libera alla costruzione di una moschea in città.
Avete sentito bene: una moschea nel cuore di Vercelli! E senza che nessuno dica nulla.
Si sta cercando di fare passare sotto silenzio questa questione perchè si sa che la più parte dei cittadini è contraria.
Eppure, nei prossimi mesi, chi sarà eletto in Consiglio comunale dovrà esprimersi per forza di cose a tal riguardo: moschea sì o moschea no.
Bisognerà scegliere: ed è una scelta importante, importantissima.
Da parte mia dubbi non ve ne sono: si tolgano dalla testa di costruire una moschea a Vercelli. Noi non possiamo consentire che fioriscano continuamente nelle città italiane centri di indottrinamento islamico.
I pur cordiali rapporti personali che coltivo con taluni dei rappresentanti religiosi locali musulmani non mi impediscono di essere netto e chiaro su questo punto: la moschea a Vercelli non si deve fare.
Io non ho timore di espormi e dirlo apertamente: la richiesta della comunità islamica vercellese potrà, forse, essere presa in considerazione quando giungeranno dai paesi islamici segnali di rispetto e tolleranza anche verso i cristiani che vivono in quelle terre.
Fino ad allora nessuno pensi di impiantare minareti e di far cantare muezzin qui nelle nostre terre: nè piccoli nè grossi, nè a destra nè a sinistra, nè in basso nè in alto.
Quando i cristiani potranno professare liberamente e pubblicamente la loro fede anche in tutti i paesi islamici, allora se ne potrà parlare. Ma fino a quel momento nessuno pensi di islamizzare Vercelli.
Dentro o fuori dal Consiglio comunale io continuerò sempre a battermi per difendere l'identità e la Tradizione cristiana della nostra storia e della nostra società. Al di là di ogni "politically correct".

giovedì 14 maggio 2009

Fatti per Vercelli, non parole

La campagna elettorale sta regalando migliaia di figurine pubblicitarie dei candidati, centinaia di cene e aperitivi a sbaffo e soprattutto troppe parole al vento.
Tutti hanno in tasca la ricetta per far rinascere Vercelli: soprattutto i politici più navigati. E allora sorge spontanea la domanda: ma che avete fatto finora?
Ma che hanno fatto finora per Vercelli certi signori che siedono tra i banchi del Consiglio Comunale da anni se non i loro porci interessi?
Questo chiedo ai vercellesi: riflettete un attimo su cosa hanno fatto in concreto le persone che avete votato finora per la vostra città. Riflettete, e traetene una conclusione sincera: non hanno fatto niente!
La città ha gli stessi problemi che aveva quando sono nato io. I programmi dei sindaci sono fotocopie di quelli di vent'anni fa: e ciò non significa che sono bizzarri i candidati sindaci, ma significa che i problemi della città non sono mai stati risolti. Mai.
Vercelli è da vent'anni che vive una stagione di grandi parole: solo negli ultimi anni l'Amministrazione Corsaro ha tentato di invertire positivamente la rotta. Ma si può decisamente fare di più!
Il freno allo sviluppo di Vercelli è rappresentato da certi politicanti che non hanno a cuore la città ma i loro luridi interessi personali: è mesi che si assiste all'indegno teatrino del toto-assessore. Quasi che i problemi di Vercelli si risolvessero piazzando sulle cadreghe certi personaggi...
Credo che Vercelli abbia bisogno di idee innovative, e di fatti soprattutto: chissenefrega se X o Y saranno assessori o lavavetri comunali. Non è questo che interessa ai vercellesi.
I vercellesi non si limitino a vendere il loro voto a chi offre loro più cene o aperitivi: sarebbe prostituzione elettorale. Bassa prostituzione elettorale. Non mandiamo i cervelli all'ammasso: riflettiamo bene su chi votiamo per rappresentarci. Perchè Vercelli merita un voto ragionato e intelligente.
Ragioniamo col cervello e votiamo di conseguenza, please.

sabato 9 maggio 2009

Perché ho scelto la Lega

Ho scelto di aderire alla Lega Nord.
E correrò come candidato al Consiglio Comunale di Vercelli per la Lega: il 6 e il 7 giugno prossimi coloro che condividono le mie idee e le mie proposte potranno esprimere la loro preferenza elettorale per il sottoscritto, scrivendo "Pozzolo" a fianco del simbolo leghista.
La scelta di scendere in campo e candidarmi con la Lega è stata una scelta meditata: davanti ad una politica basata su compromessi al ribasso e guidata da uomini per lo più abietti l'unico partito che riesce, da sempre, ad essere fedele a se stesso e ai suoi elettori è proprio la Lega Nord.
La Lega è l'unico movimento politico che ha il coraggio di dire tutto quel che pensa, al di là del "politcally correct": credo che gli italiani siano stufi delle solite belle parole che, da sinistra e da destra, continuano a sentire. Gli italiani vogliono vedere i fatti!
Solo la Lega da voce ai lavoratori, ai giovani e alla gente per bene: gli altri tromboni, sia di sinistra che di destra, pensano solo alla loro cadrega.
Solo la Lega rispecchia i valori tradizionali e identitari dei nostri popoli difendendo la nostra cultura dall'aggressione laicista e islamica.
Solo la Lega difende strenuamente la necessità che coloro che entrano clandestinamente nel nostro paese siano rispediti immediatamente a casa loro.
Solo la Lega Nord ha il coraggio di dire quello che in tanti pensano ma nessuno ha il coraggio di dire: per questo aderisco con convinzione a questo grande movimento di lotta e di governo.