giovedì 4 giugno 2009

Appello ai vercellesi

Ecco perchè vi chiedo di votarmi il 6 e il 7 di giugno.
So di non aver fatto una campagna elettorale dispendiosa e roboante: credo che il consenso acquistato con cene e aperitivi lasci il tempo che trovi. A me non interessa.
Io cerco il supporto e il voto di tutte quelle persone che mi conoscono, condividono i miei valori e sanno che il mio impegno politico non è certamente dettatato da bisogni economici o lavorativi di alcun tipo.
Ho scelto di mettermi in gioco personalmente per queste elezioni perché ritengo che sia troppo facile, e in fin dei conti assolutamente ipocrita, dire sempre che tutto va male ma non provare mai a cambiare qualcosa. Mi piacerebbe poter dare voce e rappresentare nel Consiglio Comunale di Vercelli tutti quegli uomini e quelle donne che, come me, credono nei valori cristiani e vogliono affermare e difendere l’identità e la tradizione cristiana delle nostre terre.

Penso che anche in un Comune medio-piccolo, come il nostro, sia importante che l’azione amministrativa sia ispirata a quei valori di solidarietà, carità e giustizia connaturati al cristianesimo. Dopo la campagna elettorale, chi sarà eletto potrà impegnarsi in modo concreto per tentare di migliorare questa nostra, bellissima, Vercelli.

Sarebbe utile che, al momento del voto, ognuno di noi riflettesse un attimo su quante promesse i vecchi politici di questa città hanno fatto e non hanno mantenuto. Sarebbe utile riflettere su quante belle parole al vento si sentono, in campagna elettorale, a favore dei disabili, dei poveri e degli emarginati: e sarebbe poi utile, ma assai deludente, andare a vedere quali azioni concrete sono state intraprese a favore di chi soffre.

Io non posso promettere né posti di lavoro, né sussidi economici, né favori particolari: non sono un politico di professione. Quello che mi sento invece di promettere è il mio impegno a difesa della gente umile, della gente che lavora, di quella gente che troppo spesso non ha voce. Quello che posso assicurare sono la mia passione e la mia sincerità.

Paolo VI amava definire la politica come “la più alta forma di carità”: questa sua splendida affermazione viene a scontrarsi con la dura realtà di tutti i giorni che, troppo spesso, ci presenta un volto non bello dell’impegno politico. Troppi personaggi dalla dubbia moralità, a sinistra come a destra, si servono della politica solo come mestiere per arricchirsi senza lavorare: il voto è l’arma più potente che ognuno di noi possiede per tentare di migliorare la situazione, talvolta deprimente, in cui si trova la politica.

Sta ad ognuno di noi, al momento di esprimere la propria preferenza elettorale, scegliere se affidarsi ai già noti politicanti chiacchieroni oppure provare a sostenere chi – come me – nulla può prometterti se non un concreto impegno al servizio dei comuni valori che ci uniscono.

Io confido nella tua volontà di provare a cambiare le cose!
Sabato 6 e domenica 7 giugno, per il rinnovo del Consiglio Comunale di Vercelli (scheda azzurra), usa il tuo voto per cambiare volto e volti alla politica vercellese: vota Lega Nord e scrivi POZZOLO!

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