lunedì 22 giugno 2009

Un solo interesse: Vercelli

Ringrazio tutti coloro che - il 6 e il 7 giugno - hanno creduto nelle mie idee e nei miei valori, e mi hanno votato. I voti di fiducia personale che i vercellesi mi hanno concesso mi consentiranno di portare nelle sedi istituzionali idee, proposte e progetti in linea con quanto da me affermato fino a qui.
Io non vado in Consiglio Comunale per appoggiare le mie natiche sulle comode poltrone installate nella sala consigliare. Ho speso la mia faccia e - al contrario di altri certi politicanti locali - ho ottenuto la fiducia della gente: per lavorare a favore della città.
L'unico mio interesse è Vercelli: e in nome di quanto ho finora sostenuto, non mancherò di sostenere in Consiglio Comunale solo azioni volte al bene della città. Senza guardare in faccia a nessuno. Senza sconti.

giovedì 4 giugno 2009

Appello ai vercellesi

Ecco perchè vi chiedo di votarmi il 6 e il 7 di giugno.
So di non aver fatto una campagna elettorale dispendiosa e roboante: credo che il consenso acquistato con cene e aperitivi lasci il tempo che trovi. A me non interessa.
Io cerco il supporto e il voto di tutte quelle persone che mi conoscono, condividono i miei valori e sanno che il mio impegno politico non è certamente dettatato da bisogni economici o lavorativi di alcun tipo.
Ho scelto di mettermi in gioco personalmente per queste elezioni perché ritengo che sia troppo facile, e in fin dei conti assolutamente ipocrita, dire sempre che tutto va male ma non provare mai a cambiare qualcosa. Mi piacerebbe poter dare voce e rappresentare nel Consiglio Comunale di Vercelli tutti quegli uomini e quelle donne che, come me, credono nei valori cristiani e vogliono affermare e difendere l’identità e la tradizione cristiana delle nostre terre.

Penso che anche in un Comune medio-piccolo, come il nostro, sia importante che l’azione amministrativa sia ispirata a quei valori di solidarietà, carità e giustizia connaturati al cristianesimo. Dopo la campagna elettorale, chi sarà eletto potrà impegnarsi in modo concreto per tentare di migliorare questa nostra, bellissima, Vercelli.

Sarebbe utile che, al momento del voto, ognuno di noi riflettesse un attimo su quante promesse i vecchi politici di questa città hanno fatto e non hanno mantenuto. Sarebbe utile riflettere su quante belle parole al vento si sentono, in campagna elettorale, a favore dei disabili, dei poveri e degli emarginati: e sarebbe poi utile, ma assai deludente, andare a vedere quali azioni concrete sono state intraprese a favore di chi soffre.

Io non posso promettere né posti di lavoro, né sussidi economici, né favori particolari: non sono un politico di professione. Quello che mi sento invece di promettere è il mio impegno a difesa della gente umile, della gente che lavora, di quella gente che troppo spesso non ha voce. Quello che posso assicurare sono la mia passione e la mia sincerità.

Paolo VI amava definire la politica come “la più alta forma di carità”: questa sua splendida affermazione viene a scontrarsi con la dura realtà di tutti i giorni che, troppo spesso, ci presenta un volto non bello dell’impegno politico. Troppi personaggi dalla dubbia moralità, a sinistra come a destra, si servono della politica solo come mestiere per arricchirsi senza lavorare: il voto è l’arma più potente che ognuno di noi possiede per tentare di migliorare la situazione, talvolta deprimente, in cui si trova la politica.

Sta ad ognuno di noi, al momento di esprimere la propria preferenza elettorale, scegliere se affidarsi ai già noti politicanti chiacchieroni oppure provare a sostenere chi – come me – nulla può prometterti se non un concreto impegno al servizio dei comuni valori che ci uniscono.

Io confido nella tua volontà di provare a cambiare le cose!
Sabato 6 e domenica 7 giugno, per il rinnovo del Consiglio Comunale di Vercelli (scheda azzurra), usa il tuo voto per cambiare volto e volti alla politica vercellese: vota Lega Nord e scrivi POZZOLO!

lunedì 1 giugno 2009

Vercelli può risorgere

Le elezioni della prossima settimana sono un appuntamento importante per Vercelli.

I vercellesi, con il loro voto, più che esprimersi in merito alla linea poltica e amministrativa che la città dovrà seguire nei prossimi anni sono chiamati ad un compito di importanza capitale: scegliere direttamente le persone chiamate a gestire la "cosa pubblica" della loro città.

Per quanto mi riguarda ho sempre creduto e credo che sia più importante focalizzare l'attenzione sulle persone piuttosto che sui simboli di partito. E proprio utilizzando questo criterio di valutazione elettorale mi auguro che, al di là di qualunque valutazione prettamente politica, i vercellesi sappiano scegliere persone pulite e lontane da ogni indecenza morale.

Perchè esiste una "questione morale" - assolutamente trasversale ai partiti e agli schieramenti - anche in un ristretto ambito politico come quello vercellese: chi sarà chiamato a svolgere il ruolo di consigliere piuttosto che il ruolo di assessore comunale dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto.

Chi rappresenta i cittadini di una comunità, sia essa un paesino sperduto delle Alpi o una immensa metropoli, dovrebbe preoccuparsi, nello svolgere le funzioni pubbliche a cui è chiamato, non del proprio portafoglio bensì del bene comune.

Non è moralismo: è solo un grido di decenza! Basta coi politicanti fannulloni e incapaci che occupano poltrone istituzionali solo per poter raccimolare qualche decina di migliaia di euro. Basta coi segretari di partito ignoranti e prepotenti che gestiscono Vercelli come fosse il giardino di casa loro. Basta con chi fa politica solo per maneggiare a suo pacimento soldi e potere.

Vercelli può riprendersi il posto che le spetta in Piemonte e in Italia: non siamo condannati ad essere una città sulla via del tramonto se abbiamo il coraggio di cambiare!

I vercellesi il 6 e il 7 giugno hanno in mano il loro destino e il destino dei loro figli: scegliere di votare gli scarti di segreteria oppure scegliere di votare chi rappresenta una forza nuova, giovane e pulita. In gioco non ci sono sono solo quaranta seggi comunali e una decina di assessorati: in gioco c'è il futuro di Vercelli. Che non deve dipendere dalle segreterie di partito, ma da persone serie e preparate. Se i vercellesi avranno il coraggio di votare volti puliti e nuovi, forse, Vercelli potrà risorgere. E potrà rialzare la testa.