mercoledì 21 dicembre 2011
Santo Natale 2011
“Il fiume scorreva placido e lento, lì a due passi, sotto l’argine, ed era anch’ esso una poesia: una poesia cominciata quando era cominciato il mondo e che ancora continuava. E per arrotondare e levigare il più piccolo dei miliardi di sassi infondo all’acqua, c’eran voluti mille anni.
E soltanto tra venti generazioni l’acqua avrà levigato un nuovo sassetto.
E fra mille anni la gente correrà a seimila chilometri l’ora su macchine a razzo superatomico e per far cosa? Per arrivare in fondo all’anno e rimanere a bocca aperta davanti allo stesso Bambinello di gesso che, una di queste sere, il compagno Peppone ha ripitturato col pennellino.”
Giovannino Guareschi
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