mercoledì 5 ottobre 2011

Basta con questi partiti, puntiamo sulle persone


Il sottoscritto è stato sospeso dalla Lega Nord per sette mesi. La causa della sospensione? “Indegnità politica e morale”. Mi sono permesso di avanzare critiche politiche interne al movimento, senza prestarmi ad essere un tirapiedi qualunque del “ras” locale: evidentemente tale mio atteggiamento, dissonante dagli slogan urlati e dalle carnevalate organizzate, viene considerato un peccato capitale nella Lega di questi ultimi tempi.

Chi osa avanzare critiche interne, chi osa avanzare dei dubbi, chi osa dissentire dal “sacro” volere del capoccia di turno, oggi, viene sospeso dal partito con una motivazione talmente grave (mi riferisco all’indegnità “politica e morale”, soprattutto morale) da apparire francamente ridicola . Proprio mentre, a Roma, la Lega vota per salvare la ghirba a personaggi, quelli sì, di dubbia moralità, sul territorio sospende coloro che osano avanzare critiche politiche, proprio adducendo al criterio della “moralità”. Questa è la politica di questi giorni: una politica che non lascia scampo all’intelligenza, all’autonomia intellettuale e alla dignità personale.

Io sono piuttosto stufo di assistere in silenzio all’indecente spettacolo offerto da questa classe politica, assolutamente incapace di comprendere le reali esigenze dell’Italia. Sono stufo di vedere che puntualmente i partiti, Lega Nord compresa, antepongono vacui slogan a più concrete azioni utili a governare il Paese. Sono stufo di ascoltare da anni le medesime cantilene senza veder realizzato mai nulla.

Chiunque abbia un minimo di serietà, anche all’interno della Lega, non può fingere che niente stia accadendo: molte delle promesse fatte agli elettori (basti pensare, a titolo d’esempio, all’infelice slogan che diceva “Abbiamo fermato l’invasione!”, in riferimento alle ondate immigratorie) sono state del tutto disattese. Al posto dei fatti concreti che la gente voleva, c’è stato però tempo per interventi di pura cosmetica politica come l’immane buffonata del finto trasferimento dei ministeri al Nord.

È un peccato che anche la Lega Nord – che fino ad oggi, a molti, è parsa essere l’unico soggetto politico in grado di imprimere una vera svolta al Paese – abbia scelto di omologarsi al potere fine a se stesso, trastullandosi tra discutibili tatticismi e tra roboanti sparate.

Durante il Ventennio fascista vi fu un uomo, troppo poco conosciuto, che pur definendosi fascista non risparmiò critiche, anche vibranti, agli aspetti più detestabili e degeneri che caratterizzarono alcuni aspetti del fascismo. Quest’uomo si chiamava Mino Maccari. Quest’uomo un giorno prese carta e penna e scrisse, senza timori, queste parole a Roberto Farinacci, allora segretario del Partito Nazionale Fascista: “Ispezionate le provincie, ma ispezionatele a fondo e troverete delle carogne da buttar via e dei buoni da utilizzare. Perché molto spesso la disciplina, localmente, diventa il mezzo col quale un pugno di faziosi, stretti da vincoli oscuri, sottomettono i nuclei pensanti e le intelligenze che, oltre a portare al Partito un contributo di pensiero, di idee e volontà, rompono le uova nel paniere dei sullodati signori”.

La politica di oggi ha bisogno di persone vere, che agiscano con il medesimo coraggio e la stessa autonomia di uomini come Mino Maccari: gente che pur riconoscendosi in un ben preciso orizzonte culturale e politico, non soffrendo di complessi d’inferiorità, sappia usare la propria testa, senza cedere in comodato d’uso a nessun partito il proprio cervello. È solo così che – nonostante questi partiti ridicoli ed inutili – la politica potrà, forse, migliorare almeno un po’: ripartendo dalle persone.

Emanuele Pozzolo
Consigliere comunale di Vercelli (Lega Nord)